Stiamo svolgendo un progetto di ricerca e sviluppo volto allo studio di nuovo e innovativo secondo stadio regolabile.

Ci è stata commissionata la ricerca e lo sviluppo di un possibile nuovo prototipo non commerciale non esistente attualmente sul mercato con tali caratteristiche; si punta infatti alla semplificazione del funzionamento tecnico, all’aumento dell’affidabilità, alla facilità di utilizzo, all’ottimizzazione della manutenzione e all’ innalzamento degli standard di sicurezza.

La ricerca e sviluppo prevede un’attività congiunta da parte nostra e del committente in un ottica di ottimizzazione delle attività e dei risultati di progetto.

Il committente/partner è LAVORAZIONI INDUSTRIALI SPA di Genova.

 

Diventa sempre più cruciale l’uso adeguato della risorsa idrica. L’Europa spinge per l’ottimizzazione delle gestioni in questo senso e l’Autorità (AEEGSI) ha recepito gli indirizzi emanando tutta una serie di Delibere che spingono verso l’efficacia e l’efficienza delle aziende puntando sulla qualità tecnica del servizio e su di un ammodernamento del sistema.

La misura dell’acqua immessa e consumata è uno dei settori che necessita di maggiore innovazione in quanto le perdite sono troppo elevate, la misura dei consumi è troppo frammentata, è difficile ragionare su bilanci idrici affidabili ed è necessario introdurre nuove logiche di distrettualizzazione.

Bisogna quindi investire in soluzioni tecnologiche di “smart metering” che consentano una fruibilità del dato “in continuum”; attualmente i contatori meccanici hanno un prezzo così basso che non si motiva l’installazione dei contatori elettronici che presentano un prezzo troppo elevato che graverebbe in modo significativo sull’utenza; vanno poi risolte tutte le problematiche sia hardware sia software e di trasmissione del dato; si apre anche una problematica di gestione dei “Big Data” mediante tecniche di datawarehousing e di modellizzazione dei calcoli per l’azienda e per gli utenti. Noi con i nostri ingegneri e con il partner HBT SA stiamo investendo in questo senso.

Buone notizie per le imprese che investono in ricerca e sviluppo! Le novità importanti del credito d’imposta apportate con la nuova finanziaria 2017 (art.1 comma 15 e 16) sono:

  • l’innalzamento al 50% del credito per tutte le tipologie di costo rendicontabili
  • la possibilità di rendicontare anche costi di personale non altamente qualificato
  • l’allungamento del beneficio sino al 2020.

E per chi non lo sapesse la norma esiste già da qualche anno e fa riferimento alla legge di Stabilità 2015. Per capire però esattamente come funziona è necessario fare riferimento alla Circolare 5/E 2016 dell’Agenzia delle Entrate

In sostanza i punti principali sono i seguenti:

  • viene finanziata la ricerca e sviluppo e non l’innovazione o la miglioria di prodotto o di processo;
  • il credito d’imposta si calcola sul valore della ricerca e sviluppo incrementale svolta nell’anno di riferimento prendendo come base di calcolo la media dei costi di ricerca sostenuti negli esercizi 2012/2013/2014 (per le aziende che hanno l’esercizio coincidente con l’anno solare);
  • l’importo minimo rendicontabile è di 30.000 euro annui;
  • l’importo massimo annuo del credito è di 20 milioni annui;
  • il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e quindi non è soggetto a tassazione;
  • è utilizzabile in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.

Contattaci per sviluppare al meglio la ricerca e sviluppo nella tua azienda!