Buone notizie per le imprese che investono in ricerca e sviluppo! Le novità importanti del credito d’imposta apportate con la nuova finanziaria 2017 (art.1 comma 15 e 16) sono:
- l’innalzamento al 50% del credito per tutte le tipologie di costo rendicontabili
- la possibilità di rendicontare anche costi di personale non altamente qualificato
- l’allungamento del beneficio sino al 2020.
E per chi non lo sapesse la norma esiste già da qualche anno e fa riferimento alla legge di Stabilità 2015. Per capire però esattamente come funziona è necessario fare riferimento alla Circolare 5/E 2016 dell’Agenzia delle Entrate
In sostanza i punti principali sono i seguenti:
- viene finanziata la ricerca e sviluppo e non l’innovazione o la miglioria di prodotto o di processo;
- il credito d’imposta si calcola sul valore della ricerca e sviluppo incrementale svolta nell’anno di riferimento prendendo come base di calcolo la media dei costi di ricerca sostenuti negli esercizi 2012/2013/2014 (per le aziende che hanno l’esercizio coincidente con l’anno solare);
- l’importo minimo rendicontabile è di 30.000 euro annui;
- l’importo massimo annuo del credito è di 20 milioni annui;
- il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e quindi non è soggetto a tassazione;
- è utilizzabile in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.
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